Il mese di dicembre 2025 si presenta denso di aggiornamenti per il mondo forense, con rilevanti novità sia sul fronte giurisprudenziale sia su quello degli obblighi assicurativi. Le recenti pronunce, unite alle modifiche regolamentari introdotte negli ultimi mesi, impongono ai professionisti un attento adeguamento delle proprie coperture, in particolare in ambito Responsabilità Civile Professionale, Tutela Legale e cyber risk.
1️⃣RC PROFESSIONALE
La Corte di Cassazione ha fornito alcuni chiarimenti sull’operatività delle polizze in forma claims-made. Tra gli aspetti più rilevanti si ricorda:
Maggiore attenzione alla retroattività, che deve essere “adeguata e proporzionata” all’attività svolta. Ciò comporta, per gli avvocati con carriera pluriennale, la necessità di verificare l’effettiva ampiezza del periodo retroattivo previsto dal contratto.
Riconoscimento esteso dei fatti potenzialmente dannosi: le polizze dovranno garantire una copertura chiara delle circostanze che potrebbero generare un sinistro futuro, anche se non ancora qualificabili come “richieste di risarcimento”.
Chiarezza nei periodi di ultrattività: viene ribadita la necessità, per chi cessa l’attività (pensione, cambio professione, decesso), di mantenere un periodo di tutela postuma adeguato, pena la possibile scopertura.
2️⃣OBBLIGO DI COPERTURA PER COLLABORATORI E ASSOCIATI DI STUDIO
Una novità regolamentare introdotta nel secondo semestre 2025 riguarda l’estensione dell’obbligo assicurativo agli avvocati collaboratori e associati, anche non titolari di partita IVA, quando svolgano attività professionale in autonomia pur all’interno dello studio.
👉Gli studi legali devono assicurarsi che ogni professionista operante sotto la propria firma sia coperto personalmente o incluso in una polizza collettiva.
👉Le polizze collettive devono ora prevedere una chiara suddivisione dei massimali per professionista, in modo da evitare fraintendimenti tra copertura “a consumo” e copertura “per testa”.
3️⃣RISCHI DIGITALI
Alla luce dei recenti casi di data breach che hanno coinvolto diversi studi italiani, le nuove linee guida del Garante e del Consiglio Nazionale Forense prevedono:
L’obbligo sostanziale (seppur non ancora formalizzato come obbligo giuridico autonomo) di dotarsi di una copertura cyber che includa:
Perdita o cifratura dei dati;
Responsabilità verso terzi;
Estorsioni informatiche;
Ripristino dei sistemi dello studio.
Obbligo documentale di dimostrare misure di sicurezza adeguate nel caso di contenziosi o ispezioni.
4️⃣RC PATRIMONIALE PER GLI AVVOCATI INCARICATI DA ENTI PUBBLICI
Gli avvocati che assumono incarichi da enti pubblici – anche saltuari – devono dimostrare la presenza di una polizza che copra:
Responsabilità patrimoniale diretta;
Responsabilità amministrativa e contabile davanti alla Corte dei Conti;
Errori nella gestione di fondi o nella predisposizione di atti amministrativi complessi.
5️⃣AGGIORNAMENTI SULLE ESCLUSIONI
Tra le più rilevanti si annoverano:
Esclusione per conflitto di interessi: la giurisprudenza richiede che la clausola sia scritta in maniera chiara, specifica e non generica;
Attività di consulenza fiscale non abilitata: sempre più polizze delimitano in modo rigoroso la copertura per consulenze non strettamente giuridiche, evidenziando un trend di segmentazione delle garanzie;
Gestione fondi dei clienti: richiesta maggiore trasparenza e obbligo di conformità alle norme antiriciclaggio.
Dicembre 2025 rappresenta un mese di transizione cruciale per il mondo forense: tra novità giurisprudenziali, aggiornamenti regolamentari e pressioni crescenti in ambito digitale, gli avvocati sono chiamati a un adeguamento puntuale delle proprie coperture assicurative.
Effettuare una verifica dettagliata delle proprie polizze – RC Professionale, Tutela Legale, RC Patrimoniale e Cyber Risk – non è solo una questione di conformità, ma un passo necessario per garantire continuità operativa, tutela dell’immagine professionale e protezione del patrimonio personale.
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